Racines: un mondo di escursioni invernali adatte a tutti
Racines e il suo territorio sono un vero paradiso per gli amanti delle escursioni invernali. Una fitta rete di sentieri battuti infatti, rende possibile il trekking anche senza ciaspole (ma da valutare, in caso di ghiaccio, i ramponcini), consentendo d’ammirare panorami imbiancati davvero spettacolari. Ecco una selezione di tracciati dove divertirsi e poi, perché no, anche mangiare!
1. Stadlalm e l’incanto dei boschi della Val Ridanna
La facile passeggiata parte da Mondo Miniere presso Masseria, al termine della strada carrozzabile che transita sul fondovalle della Val Ridanna. Si sale, dapprima molto ripidamente e poi più dolcemente, sino a raggiungere la graziosa e bucolica malga, immersa nel bosco.
Naturalmente è aperta in inverno e, anzi, ci si può scaldare a fine trekking nonché gustare un ottimo piatto tipico. E, volendo, non si dovrà nemmeno far fatica a tornare indietro, giacché il rientro può essere effettuato anche con lo slittino (da avere con sé).
Durata: un’ora circa (sola andata)
Dislivello: 230 metri
2. Prantneralm, nella selvaggia Val di Vizze
Da Racines si raggiunge la deliziosa cittadina di Vipiteno e, da lì, si inizia a percorrere la deliziosa Val di Vizze. Ma non per molto: in breve infatti si devia verso Smudres, una panoramica frazione che s’affaccia sulle vette aguzze.
E la si supera per arrivare al Maso Braunhof, da dove si prosegue ancora un poco sulla carrozzabile sino a guadagnare il parcheggio, ove oltre non è più possibile proseguire.
Inizia così la via battuta verso Prantneralm, dapprima a tornanti e poi dritta: si sale di quota senza nemmeno accorgersene, tanto è la dolcezza della pendenza. Lungo il tracciato poi, non mancano incantevoli scorci sulla Valle Isarco, sul Monte Cavallo e sulla Val di Fleres, ultimo avamposto prima di trovare già le Alpi Austriache.
Prantneralm si raggiunge così praticamente senza fatica ed offre un panorama incredibile. Da non perdere il tris di canederli che, gustati in questo contesto, risulteranno ancora più buoni!
E attenzione: si può noleggiare lo slittino con cui tornare al parcheggio in men che non si dica!
Durata: un’ora e mezza circa (sola andata)
Dislivello: 400 metri
3. Allriss Alm, la perla della Val di Fleres
E visto che salendo a Prantneralm abbiamo ammirato la Val di Fleres in tutta la sua lunghezza, non ci si può esimere dal provarne una passeggiata!
Dal paesino di San Antonio, quasi al limitare estremo della valle, si deve oltrepassare (grazie ad un ponte) il rio Fleres e salire sino al parcheggio (attenzione: ce n’è un primo gratuito e poi, successivamente, uno a pagamento. Volendo lasciare l’auto a quello free, sarà poi necessario andare a piedi al secondo, allungando la passeggiata di circa 15 minuti e 50 metri di dislivello)
Dall’area sosta quindi, si sale dapprima a tornanti e poi grazie ad un lungo rettilineo, sino a oltrepassare l’antenna televisiva per ritrovarsi al bivio per il Rifugio Ladurnerhutte (che ignoriamo).
Si prosegue quindi, sempre in leggera salita, sino a guadagnare Allriss Alm, meravigliosa malga con vista super sul Tribulaun di Fleres (già parte delle Alpi dello Stubai) e sulle vette vicine.
E ad Allriss Alm si mangia anche molto bene: prenotate però, perché è sempre molto gettonata e rischiereste di non trovare posto! Poi, come sempre, per scendere si può utilizzare lo slittino: bisogna però già averlo con sé, giacché la malga non li noleggia.
Durata: un’ora e mezza circa (sola andata)
Dislivello: 300 metri
4. Malga Calice, l’incanto della skiarea Racines – Giovo
Questa volta saliamo, con gli impianti, da Racines sino al Bergrestaurant Rinneralm, punto d’arrivo dell’ovovia. Appena usciti dalla stazione, dovremo deviare a sinistra: l’itinerario non è segnalato, e così per un brevissimo tratto percorriamo una decisa salita sino a guadagnare, dopo nemmeno 10 minuti, la splendida Rinneralm (chiusa in inverno).
Qui il panorama è davvero bucolico: il laghetto artificiale (utilizzato come bacino di stoccaggio per la produzione di neve artificiale) dona un’atmosfera magica a incantata e le vette circostanti chiudono l’orizzonte, creando un quadro spettacolare.
Da qui si prosegue, in leggera discesa, verso Malga Calice aggirando il fianco della montagna, in mezzo ad un rigoglioso bosco. Fino a guadagnare la meta, che si trova ai piedi di una pista da sci (ci troviamo infatti all’interno carosello Racines – Giovo).
Dopo una bella mangiata, si potrà tornare indietro, sempre facendo il pieno dei meravigliosi panorami tutt’intorno.
Durata: 45 minuti circa (sola andata)
Dislivello: -50 metri (salita al ritorno)
5. Kuhalm e la maestosità del Monte Cavallo
Non si può andare a Racines e non decidere di salire sul Monte Cavallo, la cima che domina la vicina Vipiteno. Con la cabinovia quindi arriviamo alla stazione di monte e voltiamo a sinistra, portandoci alla partenza della pista da slittino (che è la più lunga d’Italia!).
Da qui cominciamo a calcare il tracciato, inizialmente nel bosco (non battuto dal gatto, bensì dagli escursionisti. Per questo pezzetto, in caso di nevicate, potrebbero essere necessarie le ciaspole). Dopo poco, una decisa curva a destra ci permetterà di guadagnare la strada “ufficiale“, ossia il sentiero escursionistico invernale del Monte Cavallo, proveniente da Vallmingalm e dal Flaner Jochl (ossia altri trekking possibili).
Da qui, una decisissima salita ci permetterà di affiancarci alle piste da sci, che dovremo oltrepassare. In circa 25 minuti poi, perverremo finalmente a Kuhalm (chiusa in inverno) che offre una vista grandiosa sulla Val Ridanna e sulle cime di Racines – Giovo.
Per mangiare, si dovrà quindi tornare alla stazione d’arrivo dell’ovovia, dove vi sono diversi punti ristoro. Prima di lanciarsi a valle con lo slittino per la pista lunga ben 10 chilometri!
Durata: un’ora circa (sola andata)
Dislivello: 50 metri (diversi saliscendi)